Criteri di calcolo per la tia

La tarsu (tassa rifiuti solidi urbani) sta scomparendo a favore della tia ovvero della tariffa igiene ambientale. Il nostro paese non fa eccezione. E di questi giorni l'approvazione delle nuove tariffe da parte dell'Amministrazione Comunale di Santangelo Le Fratte. Non conosco i dettagli della manovra, so solo che si parla del triplo rispetto a quanto fin qui pagato! Se ciò è vero c'è di che protestare e sonoramente anche! Per il 2008 ho versato poco più di 200 euro. Secondo quanto si dice tra due anni dovrò pagare 600 euro!?

Prima di pensare a forme di protesta mi piace capire cosa si è fatto e cosa si fà per la determinazione dei costi associati alla nostra raccolta rifiuti. In attesa di leggere dati locali cercherò di spiegare in termini semplici come si calcola la tia in modo da avere punti di riferimento precisi per valutare le nuove tariffe.

Premesso che la tia impone la copertura totale dei costi associati al servizio nettezza urbana mentre la tarsu imponeva una copertura di almeno il 50%, coprendo il resto con altre voci di bilancio, cercherò di spiegare brevemente cosa prevede l'attuale normativa in merito ai criteri di calcolo della tia, criteri che dovrebbero essere adottati per la redazione del regolamento comunale per la tariffa igiene ambientale.

Per i ragionamenti che andrò ad esporre occorrono un paio di premesse.

1. Il costo del servizio di gestione dei rifiuti deve essere coperto integralmente dalla TIA. Per rifiuti intendo, oltre ai "normali" rifiuti anche i rifiuti domestici ingombranti ed i rifiuti di  qualunque natura o provenienza giacenti  su strade ed aree pubbliche o soggette ad uso pubblico. 

2. Il costo di gestione è definito ogni anno in relazione al piano finanziario degli interventi necessari e in generale rispetto a tutto quello che è previsto dall'art. 8 del D.P.R. n. 158/1999.

La determinazione della TIA parte dai  presupposti indicati  dall’articolo 65 del  D.Lgs.507/93 e dalla Circolare 25/E del 2000, che fa presente che risulta sostanzialmente coerente con  il  principio dell'art.  65 del  D.  Lgs. 507/93  l'utilizzazione dei   criteri  dettati  dal  metodo normalizzato (DPR 158/99) per la determinazione della entità della tariffa.

In sostanza per la determinazione della  TIA  da parte del Comune  si fa riferimento all’insieme dei criteri e delle condizioni previsti per la definizione della "TIA di riferimento" di cui all’articolo 2 del D.P.R. n. 158/1999, da approvare dalla Giunta Comunale annualmente. 

La TIA di riferimento a regime deve coprire tutti i costi afferenti al servizio di gestione dei rifiuti  urbani, nei  modi  previsti  dall'allegato 1,  punto 1,  del  D.P.R.  n.  158/1999,  e  rispettare l’equivalenza tra il totale delle entrate tariffarie e il totale dei costi di cui al medesimo allegato.