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16 06. L'ambo della differenziata Santangiolese

Parte la nostra raccolta differenziata

Il sedici giugno 2010 parte la raccolta differenziata a Santangelo. Forse sarebbe più idoneo usare il termine parte il completamento della raccolta differenziata ma fa meno effetto.

In effetti la nuova amministrazione ha integrato gli strumenti già esistenti per completare il ciclo della raccolta differenziata. Infatti le campane per vetro e medicinali c'erano già, cosi come i cassonetti per carta e plastica che sono stati però sostituiti a favore della raccolta porta a porta.

Leggendo direttamente dall'opuscolo fornito dal comune, reperibile sul sito ufficiale dello stesso, vediamo i dettagli dell'operazione.

Sacco multimateriale
"Questo  tipo  di  raccolta  differenziata,  definita  “Multimateriale” consente  il  recupero,  in  un  qualsiasi sacchetto  di  colore  chiaro trasparente,  diverse  tipologie  di  materiali  recuperabili  quali  carta, cartone  e  poliaccoppiati;  imballaggi  in  plastica;  alluminio; acciaio/banda  stagnata.  I materiali  raccolti saranno  successivamente destinati ad un impianto di selezione che provvederà a separarli e avviarli al recupero."

L'elenco dei materiali conferibili nel sacco è lungo per cui rimando all'opuscolo per i dettagli. Sottolineo comunque che i contenitori, di qualunque tipo, svuotati del proprio contenuto vanno lavati per evitare di lasciare negli stessi residui. Dall'opuscolo non si evince un dato che andrebbe sottolineato, a meno che il nostro comune non adotti tecniche di riciclaggio diverse: oggetti come ad esempio piatti di plastica unti, perchè usati per mangiare, non andrebbero nel sacco multimateriale ma in quello indifferenziato.

La raccolta viene effettuata una volta a settimana, il mercoledi. Occorre depositare davanti la propria abitazione il sacco entro le ore 7.00 del mattino.

Rifiuto umido, organico, indifferenziato
Sempre dall'opuscolo traggo la tipologia di rifiuti da conferire nel sacco indifferenziato: "Tutti  i  rifiuti  che  non  possono  essere  avviati  nella  fase  di  separazione  e  di  recupero  (residui
della differenziata), sono da considerati rifiuti indifferenziati che vanno inviati alle discariche o agli  inceneritori.  I  rifiuti  vanno  riposti  in  appositi  sacchi  trasparenti  di  colore  bianco appositamente forniti dal Comune."

La  raccolta viene effettuata a domicilio due volte alla settimana: Lunedì e Venerdì. Bisognerà depositare il sacco dei rifiuti davanti la propria abitazione entro le ore 7,00 del mattino.

Gli altri rifiuti
Il vetro va conferito nelle apposite campane dislocate sul territorio comunale, il tessile viene ritirato a domicilio il quarto mercoledi del mese, gli elettrodomestici vengono ritirati su prenotazione il secondo mercoledi del mese, gli ingombranti vengono ritirati a domicilio, previo appuntamento telefonico, il terzo mercoledi del mese. Il numero da chiamare è  lo 0975386502- Int.9

Le pile e i farmaci si depositano negli appositi contenitori dislocati sul territorio comunale.

Se funzionerà o meno lo vedremo in corso d'opera. In questi giorni il comune sta distribuendo il kit, composto dai sacchetti di plastica e da un secchio per immondizia.

Resta il rammarico di non poter reperire ancora alcun documento che spieghi nel dettaglio la composizione della tariffa 2010 che, da affermazioni non smentite, sarà tre volte quella attuale. La pagheremo nel 2012 e allora sarà tardi per lamentarsi. Certo se si avvererà la profezia della fine del mondo avremo altro di cui preoccuparci!

Se qualcuno si gioca l'ambo e vince si ricordi di offrirmi un caffè, se vuole.

Differenziata e pannolini a Santangelo Le Fratte

Riflessioni sulla futura differenziata

L’imminente avvio della raccolta differenziata pone interrogativi ai quali fino ad oggi non avevamo pensato. Quello di come differenziare i pannolini è un esempio, immagino ci siano altre categorie di rifiuti, diciamo così “particolari”, che fanno parte del nostro vivere quotidiano e che al momento ci sfuggono, che dovremo capire come “differenziare”.

Per quanto riguarda l’uso dei pannolini trovo l’idea di quelli lavabili, quindi utilizzabili più volte, buona, non solo per produrre meno rifiuti da smaltire, ma anche economica. E’ un po’ il discorso fatto in alcune città dove i grandi supermercati hanno adottato per la vendita di alcuni prodotti, ad esempio i detersivi, il metodo cosiddetto “alla spina”. Nel caso del detersivo, si compra un flacone di plastica la prima volta, quando è vuoto lo si riempie di nuovo al distributore, si pagano solo i litri di detersivo “ricaricati”, riutilizzando il flacone. Il risultato è minor costo dei detersivi e minore produzione di plastica da smaltire. Non male!!!
Esperimenti del genere sono numerosi in diverse città e per diversi prodotti. La gente è contenta perché risparmia e si è adeguata volentieri. A dimostrazione che iniziative valide e ben programmate sono ben recepite dai cittadini.

Francamente quello dello smaltimento dei pannolini è un problema che non mi sono posta, forse perché nella mia famiglia non ci sono neonati o bambini piccoli, mi rendo però conto che il problema esiste per chi invece ne ha.

QUINDI I PANNOLINI VANNO NEI RIFIUTI INDIFFERENZIATI!!!

Bene. Mi fa piacere saperlo. Faccio però una riflessione. I rifiuti “indifferenziati” come saranno raccolti? Immagino che saranno ritirati presso le nostre case e, a quanto risulta, e questa è una delle ultime informazioni di cui sono venuta a conoscenza, verranno depositati presso il centro di raccolta di contrada “Braide”, dove, contrariamente a quanto annunciato inizialmente, sarà predisposto uno “scarrabile” per i rifiuti “indifferenziati”, cioè tutti quei rifiuti che non possono essere differenziati o che la gente non ha “separato”. Quindi anche i pannolini andranno tra i rifiuti indifferenziati, insieme ad altri? Ora immaginate d’estate, con il caldo, cosa succederà. Io l’ho immaginato!!! Ma non solo. Potrebbe succedere quanto accaduto circa 10gg. fa presso i cassonetti della spazzatura situati all’incrocio della “madonnina” a c/da Isca.

Cosa è successo? Dunque c’era un notevole cumulo di spazzatura, segno che da qualche giorno non era stata prelevata (per la verità questa situazione si verifica già da qualche settimana e l’ho constatato di persona nel mese di maggio!!). La quantità di spazzatura era tale da “trasbordare” dai cassonetti, ormai pieni. La gente ha quindi deposto le buste con la spazzatura, chiuse, di fianco ai cassonetti. Il venerdì mattina è passato il camion della spazzatura per il ritiro, sono stati svuotati i cassonetti, ma le buste poste di fianco non sono state raccolte. Nella notte tra venerdì e sabato, o comunque nelle prime ore del sabato mattina, alcuni cani “randagi” (questo dei cani randagi è un problema ancora irrisolto nonostante le delibere comunali!!!) hanno rotto le buste e sparso la spazzatura contenuta per tutto il circondario, compresa sede stradale e terreni adiacenti. Tra i rifiuti c’erano anche pannolini per bambini, naturalmente usati!!

Al di là dell’interesse e del disagio che chi abita da quelle parti possa avere avuto per l’accaduto (mia mamma, che è più accomodante di me, si è messa a raccogliere alla meno peggio la spazzatura sparsa, io avrei fotografato lo scempio e sporto denuncia!!!) l’episodio pone una riflessione.

Se ciò accade anche presso il centro di raccolta? Certo se sarà chiuso o presidiato, come previsto dalla normativa, non potranno entrare cani “randagi” (Forse!!!) ma, se durante le operazioni di scarico dei rifiuti negli “scarrabili”, o durante le operazioni di sostituzione di quelli pieni con altri vuoti, parte dei rifiuti cade al di fuori, cosa succederà, gli operatori adetti raccoglieranno i rifiuti? Oppure verranno lasciati lì? E se così fosse, il tempo, caldo o intemperie varie, come ridurranno la spazzatura caduta? Queste domande sono lecite perché ancora non ho capito il tipo di copertura prevista, e se prevista, per il centro di raccolta.
Al momento si sa solo che ci saranno le siepi intorno… che qualcuno curerà, immagino!!!
Comunque la normativa sui centri di raccolta è chiara su questi aspetti: siepi nell’intorno, copertura, ma anche scarichi fognari per la pulizia dell’area, manutenzione dell’area ecc. ecc.
Quindi se la spazzatura cadrà al di fuori degli “scarrabili” si pulirà o laverà il piazzale?

Francamente, sulla base dell’episodio di cui ho riferito, dubito fortemente che qualcuno raccoglierà la spazzatura che cadrà a terra o che qualcuno si metterà a lavare il piazzale...e continuano a chiamarla “isola ecologica”!!!!!

Raccolta differenziata a Sant’Angelo le Fratte

Luci ed ombre sulla nostra differenziata

Come annunciato anche dalla stampa regionale lucana (vedi “Il Quotidiano” del 04/05/2010), è  in partenza nel nostro  paese,  piccolo  centro  della  valle  del Melandro,  la  raccolta  differenziata  insieme  al  nuovo  piano  di gestione dei rifiuti messo a punto dall’Amministrazione Comunale.  

E’  opinione  comune  che  la  raccolta  differenziale  è  il  modo  più  razionale  per  gestire,  nel  rispetto dell’ambiente, il problema della raccolta e smaltimento dei rifiuti. Problema che coinvolge non solo il nostro comune e la nostra regione, ma tutto il territorio nazionale.
Tutti siamo chiamati ad un atto di responsabilità e di educazione civica, affinché  la raccolta differenziata si faccia, con rigore e precisione. Ci sono tuttavia alcuni aspetti del piano messo a punto dall’Amministrazione Comunale di Sant’Angelo che inducono a qualche riflessione e critica. 

Innanzitutto  sull’informazione e  il coinvolgimento dei cittadini  che, di  fatto, non c’è  stato,  se non a “fatto compiuto”.  Nei  giorni  scorsi  i  rappresentanti  dell’Amministrazione  sono  stati  impegnati  in  una  serie  di incontri e dibattiti pubblici per informare la cittadinanza. Il primo si è tenuto il 16 aprile scorso, altri si sono tenuti  nelle  4  frazioni  più  grandi  del  paese.  Pur  apprezzando  l’impegno,  l’informazione  è  stata  tardiva  in considerazione di due fatti oggettivi. 

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Raccolta differenziata e costi associati

Dalla TARSU alla TIA ovvero dalla tassa alla tariffa

Con il Decreto Ronchi (d.lgs.22/97, art.49) e con il suo regolamento attuativo (d.p.r. 158/99) il legislatore ha previsto la graduale introduzione della T.I.A. "tariffa di igiene ambientale" che sostituisce la TARSU, ovvero la "tassa rifiuti solidi urbani".

Alcuni Comuni hanno cominciato ad adeguarsi ai dettami della legge, sostituendo la TARSU con la TIA e disciplinandone la riscossione con specifici regolamenti.

Era previsto che i comuni passassero al nuovo regime entro Dicembre 2006, tuttavie le leggi finanziarie 2007 e 2008 hanno sospeso i termini decretando che i Comuni dovessero mantenere lo stesso sistema di tassazione del 2006 fino a tutto il 2009.

Nel frattempo la TIA è stata ridefinita con il cosiddetto "decreto ambientale", D.lgs.152/2006, che ad oggi manca ancora del regolamento attuativo, ovvero di un decreto del Ministero dell'ambiente. I passaggi al nuovo sistema sono stati sospesi in attesa del decreto che consentira' ai Comuni di adottare la TIA secondo le nuove disposizioni del codice ambientale.

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