Riflessioni sulla futura differenziata
L’imminente avvio della raccolta differenziata pone interrogativi ai
quali fino ad oggi non avevamo pensato. Quello di come differenziare i
pannolini è un esempio, immagino ci siano altre categorie di rifiuti,
diciamo così “particolari”, che fanno parte del nostro vivere
quotidiano e che al momento ci sfuggono, che dovremo capire come
“differenziare”.
Per quanto riguarda l’uso dei pannolini trovo l’idea di quelli
lavabili, quindi utilizzabili più volte, buona, non solo per produrre
meno rifiuti da smaltire, ma anche economica. E’ un po’ il discorso
fatto in alcune città dove i grandi supermercati hanno adottato per la
vendita di alcuni prodotti, ad esempio i detersivi, il metodo
cosiddetto “alla spina”. Nel caso del detersivo, si compra un flacone
di plastica la prima volta, quando è vuoto lo si riempie di nuovo al
distributore, si pagano solo i litri di detersivo “ricaricati”,
riutilizzando il flacone. Il risultato è minor costo dei detersivi e
minore produzione di plastica da smaltire. Non male!!!
Esperimenti del genere sono numerosi in diverse città e per diversi
prodotti. La gente è contenta perché risparmia e si è adeguata
volentieri. A dimostrazione che iniziative valide e ben programmate
sono ben recepite dai cittadini.
Francamente quello dello smaltimento dei pannolini è un problema che
non mi sono posta, forse perché nella mia famiglia non ci sono neonati
o bambini piccoli, mi rendo però conto che il problema esiste per chi
invece ne ha.
QUINDI I PANNOLINI VANNO NEI RIFIUTI INDIFFERENZIATI!!!
Bene. Mi fa piacere saperlo. Faccio però una riflessione. I rifiuti “indifferenziati” come saranno raccolti? Immagino che saranno ritirati presso le nostre case e, a quanto
risulta, e questa è una delle ultime informazioni di cui sono venuta a
conoscenza, verranno depositati presso il centro di raccolta di
contrada “Braide”, dove, contrariamente a quanto annunciato
inizialmente, sarà predisposto uno “scarrabile” per i rifiuti
“indifferenziati”, cioè tutti quei rifiuti che non possono essere
differenziati o che la gente non ha “separato”. Quindi anche i pannolini andranno tra i rifiuti indifferenziati,
insieme ad altri? Ora immaginate d’estate, con il caldo, cosa
succederà. Io l’ho immaginato!!! Ma non solo. Potrebbe succedere quanto accaduto circa 10gg. fa presso i
cassonetti della spazzatura situati all’incrocio della “madonnina” a
c/da Isca.
Cosa è successo? Dunque c’era un notevole cumulo di spazzatura, segno che da qualche
giorno non era stata prelevata (per la verità questa situazione si
verifica già da qualche settimana e l’ho constatato di persona nel mese
di maggio!!). La quantità di spazzatura era tale da “trasbordare” dai
cassonetti, ormai pieni. La gente ha quindi deposto le buste con la
spazzatura, chiuse, di fianco ai cassonetti. Il venerdì mattina è passato il camion della spazzatura per il ritiro,
sono stati svuotati i cassonetti, ma le buste poste di fianco non sono
state raccolte. Nella notte tra venerdì e sabato, o comunque nelle
prime ore del sabato mattina, alcuni cani “randagi” (questo dei cani
randagi è un problema ancora irrisolto nonostante le delibere
comunali!!!) hanno rotto le buste e sparso la spazzatura contenuta per tutto il circondario, compresa sede stradale e terreni adiacenti. Tra i rifiuti c’erano anche pannolini per bambini, naturalmente usati!!
Al di là dell’interesse e del disagio che chi abita da quelle parti
possa avere avuto per l’accaduto (mia mamma, che è più accomodante di
me, si è messa a raccogliere alla meno peggio la spazzatura sparsa, io
avrei fotografato lo scempio e sporto denuncia!!!) l’episodio pone una
riflessione.
Se ciò accade anche presso il centro di raccolta? Certo se sarà chiuso o presidiato, come previsto dalla normativa, non
potranno entrare cani “randagi” (Forse!!!) ma, se durante le operazioni
di scarico dei rifiuti negli “scarrabili”, o durante le operazioni di
sostituzione di quelli pieni con altri vuoti, parte dei rifiuti cade al
di fuori, cosa succederà, gli operatori adetti raccoglieranno i
rifiuti? Oppure verranno lasciati lì? E se così fosse, il tempo, caldo
o intemperie varie, come ridurranno la spazzatura caduta? Queste
domande sono lecite perché ancora non ho capito il tipo di copertura
prevista, e se prevista, per il centro di raccolta.
Al momento si sa solo che ci saranno le siepi intorno… che qualcuno curerà, immagino!!!
Comunque la normativa sui centri di raccolta è chiara su questi
aspetti: siepi nell’intorno, copertura, ma anche scarichi fognari per
la pulizia dell’area, manutenzione dell’area ecc. ecc.
Quindi se la spazzatura cadrà al di fuori degli “scarrabili” si pulirà o laverà il piazzale?
Francamente, sulla base dell’episodio di cui ho riferito, dubito
fortemente che qualcuno raccoglierà la spazzatura che cadrà a terra o
che qualcuno si metterà a lavare il piazzale...e continuano a chiamarla “isola ecologica”!!!!!