Ho incominciato a chiedere un po’ in giro (non direttamente agli amministratori lo confesso!!!) e ho notato che la gente (comuni cittadini tra i quali quelli abitanti in zona) ne sapevano poco o niente. Qualcuno sapeva solo dell’affidamento dell’incarico di progettazione e dell’espletamento della gara d’appalto, il ché vuol dire che si era già in fase avanzata.
Il primo appunto che vorrei fare è: forse si poteva incominciare ad informare la popolazione su cosa si stava realizzando prima invece che a cose fatte. L'amministrazione non è di questo parere, infatti un consigliere, intervenendo nella discussione nata su facebook (nel gruppo de il Santangiolese) si è espresso nei modi seguenti.
Giuseppe Mario Grippo ci dice, cito testualmente, “quanti di voi al messaggio inviato da me su facebook il 28 Marzo 2010 alle ore 1,39 se non vado errato, dove elencavo tutto il deliberato della giunta fino al 19 Marzo scrivevo: Approvazione perizia lavori per la realizzazione dell’area di stoccaggio dei rifiuti (delibera n. 9 del 18/02/2010) Anche se a scoppio “ritardato””.
Senza fare polemica voglio dire a Giuseppe che forse facebook non è il contesto giusto, e soprattutto “istituzionale”, per informare la gente sulle delibere della giunta comunale, fermo restando l’apprezzamento per l’informativa. Io che uso facebook non ho avuto questa notizia, figuriamoci chi facebook non lo usa!!!
Solo di recente sono venuta a conoscenza, anche se non ho visionato personalmente nessuna documentazione a riguardo (Progetto, delibere, ecc.), del tipo di “isola ecologica” si dovrà realizzare e nel complesso l’operazione ci può stare. Tuttavia leggendo un po’ del “corposo” materiale che ho reperito ci sono alcuni punti sui quali ho riflettuto.
1. Secondo quando disposto dalla normativa (d.lgs. 22/97 meglio noto come “decreto Ronchi” e successivi) e dalla vasta giurisprudenza in materia (sentenze della cassazione in particolare la n. 26379/05) le “isole ecologiche” o “ecopiazzole” sono da intendersi “centri di stoccaggio” diverso dal “deposito temporaneo”, che a quello che ho capito dalle mie letture, sono i cassonetti, o similari, dove il singolo cittadino conferisce autonomamente i rifiuti (naturalmente separati!!!). Essendo quindi “centro di stoccaggio” la realizzazione delle “isole ecologiche” (o “ecopiazzole”) sono soggette ad autorizzazione della REGIONE, quindi non Provincia e Comune.
Non è chiaro dai ragionamenti fatti se la Regione Basilicata ha autorizzato la realizzazione dell’isola ecologica. Io credo di sì, ma vorrei averne certezza. Inoltre si parla di “parcheggio momentaneo”, secondo la citata giurisprudenza è “centro di stoccaggio”. Il “deposito temporaneo” è definito dal D.Lgs 152/2006 comma 1 lett. m) “deposito temporaneo: il raggruppamento dei rifiuti effettuato, prima della raccolta, nel luogo in cui gli stessi sono prodotti, alle seguenti condizioni...” Attenzione al “ prima della raccolta” perché è un dato importante!!!
2. Sempre dalla normativa le “ecopiazzole” devono avere determinati requisiti “un’area verde, con aiuole, il più bello possibiele, un “parcheggio momentaneo” pulito, recintato, video sorvegliato, ecc.” la norma dice anche “presidiate”. Il presidio sarà la video sorveglianza? basterà?
3. Passando alla raccolta dei rifiuti, l'amministrazione dice che per la raccolta “si farà il porta a porta, per alcuni materiali è impensabile portarli ogni giorno ai consorzi...”
Quindi l’inizio della raccolta avviene nelle nostre case. Quindi chi viene a ritirare i rifiuti a casa nostra (li verranno a ritirare o li dobbiamo portare noi???) siano essi dipendenti comunali, o dipendenti di una ditta a cui sarà affidato l’incarico, dovranno compilare un formulario o qualcosa del genere, perché l’inizio della raccolta e trasporto del rifiuto inizia a casa nostra. Il fatto è che anche il passaggio da casa nostra all’"isola ecologica" è già "trasporto di rifiuti" quindi bisognerà compilare il formulario a casa nostra (inizio trasporto) allo scarico all’isola ecologica (passaggio intermedio), al carico dall’isola ecologica e alla consegna al consorzio (destinazione finale). Tutto ciò è stato tenuto in debito conto dall'amministrazione nella programmazione del suo "piano di gestione dei rifiuti?"
Obiettivamente è mancata informazione sull’argomento, l'assemblea del 16 aprile e gli incontri successivamente programmati sono un passo avanti ma, mi ripeto, il tutto andava fatto prima che si desse inizio ai lavori. Adesso sembra la classica pezza messa lì per chiudere le nascenti polemiche.
Ultimissima. Non si poteva pensare di realizzare queste “isole ecologiche”, o come propriamente si dovrebbero chiamare “centri di stoccaggio”, nella zona dell’attuale ex discarica? Non c’era nelle vicinanze un’area di circa 100mq per realizzarla, tenuto conto anche che, come previsto dalla normativa, l’area dovrà essere bonificata?
Credo che la gestione dei rifiuti, e con essa la raccolta differenziata, sia materia complessa da studiare approfonditamente e con grande rigore affinché funzioni, nell’interesse di tutti i cittadini.
Ho espresso il mio pensiero qualcuno potrà non essere d’accordo, qualcuno apprezzare, altri potranno criticare.
Attendo con grande interesse i commenti di quanti vorranno dire la loro.
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